5/17/13

Scie chimiche, nanotubi e nanomunghi


Filamento di 2 nanomunghi in microscopio elettronico (immagine di ricerca indipendente)

È ormai dimostrato che il fenomeno delle scie chimiche è diffuso come mezzo per la guerra ambientale che sta dilagando nel mondo da parte delle istituzioni governative di ogni paese per il raggiungimento dei loro scopi di potere sulla popolazione inerme e avvelenata. Ma questo fenomeno progredisce sempre di più, con tecnologie che sono sempre di più all'avanguardia e che noi dobbiamo prima conoscere per poi poterle combattere.
Ciò di cui sto parlando và sotto il nome di "Nanomunghi" che, secondo la descrizione di Wikipedia, sono:
Carbon nanomungus tubes (CNMTs) are fibrous woollen material generated from waste fabric in form of nanostructures. These cylindrical carbon molecules have unusual properties, which are valuable for nanotechnology, electronics, optics, climate control and other fields of materials science and technology[1]. In particular, owing to their extraordinary thermal conductivity and mechanical and electrical properties, carbon nanomungus tubes find applications as additives to various chemical substances. [2] - Wikipedia
 Traducendo l'articolo da Wikipedia in inglese, risulta che questi nanomunghi "possiedono alta capacità termica e conduttiva", e che "grazie alle loro inusuali proprietà, sono preziosi per il controllo del clima". Infatti, l'alta capacità termica e conduttiva è necessaria alle strategie di controllo del clima attuate dai governi sotto l'azione degli USA - che, ricordiamo, possiedono laboratori di ricerca - per migliorare la loro capacità di avvelenare in modo efficace la popolazione. Utilizzando queste particelle, è possibile infatti incrementare l'espansione in quota del gradiente termico e, inoltre, aumentano la potenza di sistemi elettronici con la loro alta conduttività e quindi dispersi nell'atmosfera, essi formano un vero e proprio ripetitore di segnali elettrici. Le conseguenze sono disastrose: aumento della permanenza delle scie chimiche, e aumento della frequenza dell'utilizzo dei sistemi di controllo elettronici - gli RFID tanto per citarne uno, e l'aumento dei segnali di potenza elettronici verso la ionosfera utilizzati dai sistemi H.A.A.R.P. posseduti dagli USA.


L'utilizzo dei nanomunghi è ormai attuato su scala globale, e i livelli nell'atmosfera superano di già la gran lunga dei livelli di sicurezza per le nanoparticelle di questo tipo. Infatti, secondo una rilevazione effettuata durante l'anno 2012 da ricercatori indipendenti dell'Oregon, Stati Uniti, è stato rilevato che sono impiegati da almeno tre anni nel controllo del clima. Secondo i loro dati, evidenziati dal grafico riportato in seguito dalla gentile concessione della pubblicazione dei ricercatori indipendenti dell'Oregon, la presenza di nanomunghi è maggiore nei mesi estivi. Si pensa che questo sia causato dalla funzione dei nanomunghi che essendo termicamente conduttivi (e anche conduttivamente) aumentano la loro efficacia nei mesi più caldi: questo spiegherebbe inoltre perché nei mesi estivi la presenza di nubi sia inferiore, cosa che prima del 2012 era assolutamente uguale a quella dei mesi invernali (chi non ricorda le piogge estive che accadono in agosto?).
Riporto in seguito il grafico che dimostra tali dati:
Il livello sicuro di densità riportato dall'EPA è di 18.025 nanomunghi/cm³, mentre vi sono in media 125.455 nanomunghi/cm³. Ciò significa che ormai il nanomungo è ben più presente ormai nell'atmosfera e che il loro utilizzo è ormai ampio su grande scala. Che le ultime catastrofi come il terremoto in Iran o il tornato in Emilia Romagna siano proprio causa della presenza del nanomungo nell'atmosfera?

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